In azienda niente di meglio che farsi capire bene. Ho parlato di recente con due giovani laureati che si occupano di organizzazione aziendale ed entrambi mi hanno confermato i problemi che hanno dovuto affrontare a causa di una cattiva comunicazione scritta.
Lavoravano per una multinazionale: i tempi del progetto di cui si occupavano si sono allungati di alcuni mesi perché all’origine c’era un piano di lavoro scritto in modo impreciso. Questo fatto ha provocato una serie di incomprensioni sulle cose da fare, incomprensioni che hanno radicalizzato posizioni diverse.
Sono state necessarie alcune riunioni per ridefinire il progetto ed evitare altri equivoci e perdite di tempo.
La parola scritta deve definire circostanze precise, specie in assenza di un altro tipo di comunicazione, magari paraverbale o non verbale . Se questo non accade, l’equivoco è probabile, quasi certo.
Ho capito che i giovani laureati sono sensibili e attenti all’importanza che la scrittura d’impresa ha all’interno dell’azienda. Per questo – mi hanno detto – la formazione è fondamentale.
Imparare e mettere in pratica le regole del business writing significa lavorare meglio ed evitare perdite di tempo. I colleghi vi saranno grati per la chiarezza.
Questo tipo di formazione è essenziale anche per coloro che hanno incarichi di maggiore responsabilità. L’autorevolezza della scrittura è indice di pensiero chiaro, perché spesso chi scrive male pensa peggio. Autorevolezza che si rivela dunque coerente con il ruolo che il dirigente occupa.
Il business writing è energia per le imprese: aiuta gli imprenditori ad affrontare meglio i problemi e a spiegare le soluzioni con chiarezza. Spiegarsi bene e non perdere tempo significa risparmiare denaro e creare nuove risorse.
Scrivere e comunicare bene è anche un gesto altruista. Nuove tesi su antropologia ed evoluzionismo – ad esempio da parte di David Sloan Wilson dell’Università di Binghamton, vicino a New York – affermano che “all’interno di un gruppo l’egoismo batte l’altruismo. Ma i gruppi altruisti battono i gruppi egoisti”.
Farsi capire è utile per accrescere la forza del gruppo, per evolvere in posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza. Preoccuparsi di scrivere bene vuol dire occuparsi del benessere comune.
La comprensione dei fatti, l’analisi delle vicende che riguardano l’essere umano, sta nell’uso corretto delle parole. Tutto si decide con le parole.
Anche la violenza, purtroppo, è spesso conseguenza della miseria di parole e dell’alterazione volontaria del loro significato. Ne abbiamo avuto un tristissimo esempio in questi giorni.